Un tempo era un polposo cartaceo, poi diventato un paginoso pdf, ora un frontespizio di newsletter mensile,
senza pretese di approfondimento, ma trovo conferma di quanto visto a inizio mese.
La differenza, al netto di conoscenze strutturate e ormai disponibili in mille modi, la fanno le strutture, l’alienazione dal proprio contesto quotidiano, l’inserimento in un contesto professionistico o semiprofessionistico, dove il tecnico è un professionista del settore, contornato da altri professionisti in altri campi: questa è la differenza. Dove la trovate in Italia?
Prima di attraversare la Manica poteva risalire Brenta, Bacchiglione, Retrone e consultarsi col papà della sua rivale, sempre pronto per un altro miracolo.
… So ragazze!!!
Certo che è una decisione che fa pensare: Loughborough è centro di eccellenza dell’atletica britannica (lì studiava Sebastian Coe …) ma è anche vero che Vittorio Di Saverio è uno dei pochi allenatori professionisti (nel senso che lo fa di mestiere) in Italia e Castelporziano non si può definire una struttura modesta … Quindi, credo che le motivazioni siano soprattutto caratteriali ed ambientali; altrimenti, un altro brutto segnale per l’atletica tricolore …
aspettiamo aggiornamenti dal Gazzettino … GRAZIE del CONTRIBUTO!