L’ho vista allontanarsi verso Santa Lucia, ancor di più verso Bocca di Strada, stabilizzarsi verso Ramera, accorciarsi verso Zoppé, superata a San Vendemiano. Poi ho ascoltato l’onda di applausi muccati riavvicinarsi col passaggio della prima donna e assistito il risorpasso (furbo) nella chicane d’ingresso al porfido.

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In salita metto più forza, non guadagno, in discesa metto più frequenza, non guadagno, sul tappeto rosso ci metto il cuore, arrivo dietro.

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Nel database IAAF vedo una 25enne con PB 1h12’57” in mezza, buono per vincere queste gare con passo elastico e leggero, quello che un tempo segnavano altri campioni osservati alla partenza.

https://youtu.be/NmgMo0LHAZo

Davanti alla linea Franco Arese (ha detenuto i record italiani dagli 800m ai 10’000m in contemporanea) , che dopo i 70 anni gira ancora come una trottola per Karhu, marchio da rinnovare. Dietro alla linea Venanzio Ortis, 1h35′ a 61 anni, rimasto nella storia per 2 fantastiche volate ai Campionati Europei di Praga, primo sui 5’000m (sopra) e secondo sui 10’000m (sotto), vicino a ritmi da record del mondo.

https://youtu.be/gdvLGGoHcoM

Molto vicino ai record del mondo sui 10’000m (27’31″5 vs. 27’22″4) e poco lontano sui 5’000m (13’20″8 vs. 13’08″4) abbassati entrambi da Henry Rono in quel magico 1978 da 13’12″9 / 27’30″5. Venanzio come i migliori Baldini e Meucci su pista, prima che l’ondata nera spostasse mezzo minuto / un minuto sotto.

https://youtu.be/9PBclaVCNhs

Troppi numeri? Ecco la maratona di New York 1986 e nel link l’ultimo tratto da Columbus Circle … and the winner is? … Dopo l’arrivo a Conegliano mi sono intrattenuto a lungo con Gianni Poli, fino al congelamento delle estremità, discorrendo anche di come i runner odierni conoscono poco la storia dell’atletica. Eppure basta girarsi intorno e parlarci, meglio che attaccarsi a internet, fra Google e YouTube.

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