Allora avevo letto le pagine sull’incidente e la prima disperazione. Oggi trovo utile raccogliere i primi passi in una nuova vita …

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Nota qualche progresso? Io non ne riscontro, ma chi mi incontra dopo un po’ di tempo sostiene che miglioro. Piccole cose: ora posso lavarmi i denti da sola, schiaccio i tasti di telefono e pc, mi esercito per arrivare un giorno a spostarmi dalla carrozzina al letto senza aiuti. Soprattutto faccio esercizi per essere padrona dei movimenti che mi sono concessi.

Ha mai rivisto il salto maledetto? Papà, che mi allenava, l’ha ripreso. Eravamo al coperto, non c’era vento. Non ho commesso un errore specifico. Il destino ha voluto così.

Cos’altro c’è nel suo futuro prossimo? Vorrei riprendere gli studi universitari in farmacia. Poi ho richieste per interventi motivazionali in aziende. E mi piacerebbe creare una fondazione. Presto nella mia vita entrerà Balù, un cane-assistente. Poi, a settembre, uscirà il libro “Il mio salto in una nuova vita”. Credo il titolo sintetizzi bene i miei sentimenti.

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