Ieri mattina ho scaricato il crono che conteneva – insieme alle mie corse domenicali – gli allenamenti di alcuni atleti Scuola di Corsa. Ho proposto lo stesso tema in pista mercoledì a Creazzo e giovedì a Cassola – 800m veloci e 400m drecupero, ovvero due giri forte e uno piano – e sono rimasto sorpreso dell’abilità nella gestione dei ritmi con il continuo feedback dall’esterno.
Mercoledì Fabio PERGHER ha corso da solo le 6 prove di 1’200m in 4’31″±3″ alla media di 3’45″/km, giovedì un gruppo variopinto ha girato sul piede dei 5’01” dopo avergli suggerito di chiudere la forbice tra parte veloce e quella lenta. Alla fine media 4’12″/km. Così riemerge il ritmo di mezza maratona, imparando a smaltire nella parte lenta il leggero accumulo di lattato nella parte veloce: è la danza in soglia applicabile anche su strada.
Ciao, una curiosità: quale differenza di ritmo fai tenere tra i tratti lenti e quelli veloci?
Fabio girava 1’23″±1″ e 1’45″±2″; il gruppo 1’34″±1″ e 1’53″±2 … meglio ridurre la forbice fra i ritmi a 30″/km
con qualche ripetizione in più e forbice più ampia verrebbe fuori un test di Yasso, in generale più utile come allenamento che come test… nel mio caso ero sempre un campione per Yasso, molto molto meno in gara (è pur vero che non sarebbe un test predittivo, ma di verifica)
dall’allenamento non intendevo indurre/estrarre previsioni, ma solo fornire un aggancio a chi vuole adattarlo al proprio parametro
GRAZIE del CONTRIBUTO!
Molto interessante, di solito giro un po più forte rispetto al grande Pergher ma con rec. + lento , esempio 1’17”-1’18”+ o – 3” e rec. circa 2’00”+ o -5” arrivo a 8-10 ripetizioni, che differenza c’è?
tu lavori di più sul versante potenza
ieri sera allungate le prove veloci a 1200m Tm=4’11” recupero 400m 1’55”
avrei preferito qualche secondo in più nella parte veloce e 1’40″±5″ nel recupero