Nessun dubbio che Mo FARAH sia il miglior mezzofondista prolungato degli ultimi anni, ma l’unico che l’ha battuto in un recente campionato globale è stato un etiope che probabilmente sarebbe rimasto fuori squadra nell’olimpiade precedente.

Mo-and-Jeliean-in-Daegu

L’inglese esordisce in maratona domenica prossima a Londra, nella mischia più terribile della storia. Il suo alter ego Kenenisa BEKELE ha fatto bene domenica scorsa a Parigi e Mo ha posto l’asticella sul record britannico di Steve JONES 2h07’13” (Chicago 1985), un anno dopo aver concluso sullo stesso percorso la sua prima 42,195km in 2h08’05”, allora miglior prestazione mondiale, contro i migliori di quegli anni (Carlos LOPES fresco campione olimpico, Robert DE CASTELLA campione del mondo): ne son passati trenta e la maratona è stata rivoluzionata.

correlazioni 5-10-21,1

Allora eravamo ben sopra i 13′ e i 27′ su 5-10’000, mentre Mo è ben al di sotto (12’53”- 26’46” nel 2011), in linea con l’eccellenza mondiale, mentre la fila dei record è un po’ più su, tracciata da Kenenisa BEKELE, Zersenay TADESE e Moses MOSOP con l’impresa di Eugene 2011 e già allora avevo fatto due valutazioni sul record dell’ora in pista (21,285km di Haile GEBRSELASSIE, Ostrava 2007). Nel grafico aggiungo le misure di entrata con Arturo BARRIOS (13’07”-27’08”-21,101 su 5-10-ora): un 21,4 dovrebbe essere alla portata di molti, un quasi 21,7 non è fantascienza.

PS comprensibile e sopportabile il pastrocchio ora in pista e 21,097km su strada nel grafico

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