Era un po’ che avevo in mente un vero e proprio momento didattico: dopo 7 mesi di pillole verbali e anni di enciclopedia virtuale ho verificato che pochi leggono e ancor meno si impegnano a capire quello per cui, a volte, si torturano.

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Ecco radunati gli appunti di un’ora e mezza, quasi due, dopo l’allenamento in pista mercoledì a Creazzo, ben alimentato e ben bevuto al bar. È stata dura alzare il volume della voce per superare quello della televisione e il brusio di fondo. Forse ho raggiunto anche i tavoli adiacenti, senza disturbare. Abbiamo cominciato parlando del significato del test dei 7’ (alto a sx) applicato a Erica BOTTESIN che aveva gli stessi problemi di Kenenisa BEKELE e Mo FARAH: far durare per 42,2km una buona percentuale della massima potenza aerobica. Poi è stata discesa, come la maratona di Boston, provando ad applicarci alle attuali prestazioni di Stefano POZZA e al mio PARAMETRO, che è all’incirca quello di Fabio PERGHER e di Federica DEL BUONO. Ognuno con la propria interpretazione, aggiungendo uno schema di preparazione su base 4 allenamenti a settimana, uno dedicato a forza-velocità.

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Ripetiamo? L’importante è ricomporre la lavagna in negozio il giorno dopo. Molto interessanti gli argomenti e tu gran relatore davvero! Come prima esperienza, posso dire che mi ha arricchita dal punto di vista teorico e di sicuro mi risulterai più comprensibile quando spieghi l’allenamento (con tutti quei termini tecnici a volte mi sembra che stai parlando un’altra lingua!!). La difficoltà è tradurre autonomamente in pratica la teoria e li sarebbe bello che le prossime lezioni teoriche prendessero modelli più “normali” invece dei gran campioni mondiali. Ho inoltre trovato molto interessante il tuo passaggio quando hai detto che molti (io mi sono riconosciuta nei molti) comprano le varie riviste tipo Correre ma poi non riescono a capire gli articoli pubblicati. Ecco, secondo me sarebbe interessante approfondirne un paio al mese, per acquisire con il tempo le nozioni necessarie a capirli. Grazie della tua preziosa disponibilità, spero che il mio contributo, sia fonte d’ispirazione. (Erica)

Ho chiesto altri feedback ai presenti. Premesso che, finché gli “incontri lavagna” verranno ben alimentati e irrorati, potremmo farne ad oltranza. L’incontro a me è piaciuto e servito; in alcuni frangenti ho fatto fatica a seguirti perché sei troppo veloce a fare i conti di secondi, metri, minuti e chilometri. La spiegazione dell’utilizzo del test dei 7′ come buona base di partenza per il calcolo delle soglie/ritmi, mi è servita per chiarire come poter calcolare anche le altre velocità di allenamento. Ho trovato conferme, come prova del nove, anche nell’applicare le tue stesse percentuali di scarto tra le velocità che hai indicato nel famoso post delle tre soglie. Sempre lì, ultimo paragrafo, quello che inizia con “capito poco?”, si legge anche questa frase “… secondo il periodo di preparazione” riferito, credo, al chilometraggio degli allenamenti. Domanda: come variano gli allenamenti a seconda che si stia preparando un appuntamento agonistico o meno? Resta la stessa “qualità” con minor quantità in periodi “fuori gara” e viceversa? Collegato a questo argomento, ti chiedo:per velocizzarmi e rinforzarmi, come mi hai consigliato di fare in previsione di una maratona autunnale, è sufficiente proseguire con frazionati/esercizi il mercoledì e con un altro frazionato di lunghezza diversa il venerdì? (Giovanni)

E di cornice. A caldo ti dico che mi è dispiaciuto e sorpreso che non tutti i presenti abbiano ascoltato e approfittato dell’occasione. Boh, non so se sono/sarò un buon allievo, ma ieri, per me, c’era di sicuro un buon maestro.

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