10636336_10202678234492448_1274024917553623058_nCorro a ritmo maratona o la faccio a tutta? Questo era il dilemma di Alessandro prima della sua Mezza del Brenta, avendo in programma la doppia distanza tre settimane più avanti. La gara è gara, gli ho risposto, soprattutto sulle strade di casa dove ti aspettano gli amici e le classifiche più varie, fra Alpini e Bassanesi che ben si incontrano sul Ponte Vecchio. Così ha ottenuto il personale su un tracciato non scorrevole in una giornata non ottimale: facile prevedere miglioramenti in autunno-inverno fra Thiene-Cittadella-Verona (ne imbroccherà una delle tre!?!), sopravvivendo alle feste che incalzano a ogni piè sospinto oltre a quelle comandate.

Ecco una breve analisi-proiezione su un atleta che conosco abbastanza bene, arrivato recentemente alla corsa e ancora preda di mille suggestioni sportive (Alpiniadi, Gran Fondo in bici, Beer Mile, …) e non. Per certe prestazioni bastano genitori generosi, salute e un minimo di ordine nella corsa e nella vita: quindi occhio a fine mese quando la maratona raddoppia la distanza, quadruplica le difficoltà e decuplica gli imprevisti, soprattutto in terra lontana.

In qualche modo Alessandro ha anticipato di un mese lo schema tracciato per i compagni verso Venice Marathon: allora ho segnato la Mezza di Verona (a -3 settimane) e ultimo lungo sdoppiato (a -2 settimane). Ora tanti Iron Runners si sono fatti prendere dalla Treviso Half Marathon (a -2 settimane) per cui anticiperanno l’ultimo lungo sdoppiato (a -3 settimane). E chi vuol correre sia a Verona 05/10 sia a Treviso 12/10? Si può con la cautela del caso.

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