Nello studio Gianni aveva un grande poster dello sponsor tecnico, tre in fila in ordine di altezza – e poi d’arrivo – prima dell’ultimo giro. Quando l’ho conosciuto nell’autunno 1994 era ancora impressionato dallo tsunami cinese che aveva travolto il mezzofondo femminile ai mondiali dell’anno prima a Stoccarda e poi riscritto i record in patria un mese dopo sulle distanze dei 1500m (3’50″46 Yunxia QU, 3’51″92 Junxia WANG 11/09), 3000m (8’06″11 Junxia WANG, 8’12″18, Yunxia QU 13/09 dopo aver corso rispettivamente 8’12″19 e 8’12″27 il giorno prima in batteria) e 10’000m (29’31″78 Junxia WANG 08/09).
Numeri che dicono poco ai runner da strada, ancor meno a quelli da trail, che comunque possono lavorare sulla tecnica di corsa – compatibilmente con l’ortopedia – per arrivare a tanta fluidità. Cominciamo dai 3000m di Stoccarda e il trenino guidato da Yunxia QU (1’30” gli ultimi 600m).
E questo è l’assolo di Junxia WANG (2’43″4 nell’ultimo km e 61″1 nell’ultimo giro, 70″=>68″ nei 4 precedenti), che svernicia Maria GUIDA negli ultimi 300m.
Non da meno Dong LIU sui 1’500m che corre l’ultimo giro in 57″5, dopo aver guidato in 60″1 fino a 300m dalla fine.
Tutte ventenni nel 1993 e l’unica che superò polemiche e dittatura/clausura del tecnico Junren MA fu Junxia WANG che arrivò ancora 1^/2^ sui 5/10’000m alle Olimpiadi di Atlanta 1996.
Se cataloghiamo tutto nel fascicolo “doping” perdiamo una grande lezione tecnica.
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