I bambini fanno fatica a regolarsi: corrono al limite e poi si fermano, quando sono esausti. E marciano solo per gioco, anche se nessuno glielo insegna. Quando un adulto vuole reimparare a muoversi dopo anni di sedentarietà o quando non regge la velocità che ha nei muscoli per tutto il tempo che ha in mente, allora è meglio fermare la corsa per ripartire subito dopo: tratti alternati di corsa e cammino per quanto si vuole.
Devo stare attento a non utilizzare formule registrate: quasi come le industrie farmaceutiche i coach americani mettono la © ovunque. Ho conosciuto Jeff GALLOWAY quasi tre anni fa e mi è parso affabile, ma i custodi del suo metodo controllano eventuali comunicazioni non autorizzate. Questo ovviamente non impedisce a chiunque di utilizzare il corri-cammina per tutti i motivi che avevo descritto quasi tre anni fa.
Per mantenere un buon livello di fitness anche per se stesso ha elaborato il sistema che lo ha reso famoso in tutto il mondo, tradotto poi nella proposta run-walk-run che è il suo marchio di fabbrica (in testa anche nelle ricerche di Google). Un approccio molto cautelativo per la salute e socializzante perché applicabile ad ampi gruppi. Conoscevo Jeff GALLOWAY, conoscevo il suo metodo, ma per comprenderli ho dovuto incontrarlo e praticarlo insieme al gruppo di una trentina di persone che si è riunito a Vicenza.
Corsa e cammino sono due azioni completamente diverse e durante il cammino sono resettati i parametri di corsa per essere reimpostati all’inizio del tratto successivo. Quindi durante il cammino non solo si recupera a livello fisiologico (si abbassa la frequenza cardiaca, diminuisce la ventilazione, … si smaltisce la fatica), ma viene anche risistemata l’azione di corsa nel momento in cui si riavvia. Questo permette di evitare l’accumulo di errori e sovraccarico che deprimono l’efficacia tecnica e sono prima causa di infortuni.
Quindi è sempre meglio fermarsi prima di accumulare troppa fatica. Su quali velocità? Jeff consiglia micro-pause di una decina di secondi ogni miglio anche per chi corre la maratona in circa 3h±10′ (= 4’15″±10″/km). Conoscendo l’orgoglio italiano, prescrivo le pause per chi corre oltre 4h (= 5’40″/km), ma guadagna in salute chi ha il coraggio di ricacciarlo al proprio posto.
Gradirei avere maggiori dettagli di una tabella tipo anche per la prima fase ossia quella di costruzione di base con 3/4 allenamenti settimanali.
Complimenti per i tuoi consigli molto utili tanto da convincermi di adottare il metodo Galloway per la preparazione della mia prossima maratona.
Spero che mi riesci a risolvere questo mio dubbio.
Grazie e buone corse.
ciao Felice, se digiti “run walk run” su Google trovi mille suggerimenti online per il metodo Galloway o basta prendere in mano qualsiasi rivista specializzata (Correre, Runner’s World, …) per trovare mille declinazioni: ho avuto la fortuna di conoscere Jeff!