20130711_VMA

Dello strumento e dell’atleta avevo già accennato cinque mesi fa in occasione della presentazione DIADORA & TIMEX a Thiene. E proprio Francesco PANETTA cercava di definire la precisione del GPS spiegando che “tutto dipende dall’antenna incorporata” e comunque “c’è un 1% di errore intrinseco“. Anch’io ho il mio buon GPS, comprato nel 2007 insieme a mio fratello Matteo e in uso permanente a lui, perché mi serve poco: la mia corsa era animata da sensazioni meglio che da numeri, che preferisco estrarre in altro modo.

Consiglio a tutti di svolgere in pista gli allenamenti di massima potenza aerobica e, in caso di indisponibilità, di utilizzare su strada riferimenti

[da punto a punto] in modo da ripetere e controllare l’esecuzione. Ecco un recente rilievo di Vittorino, citato appunto cinque mesi fa, che diligentemente ha premuto [da tombino a tombino], tranne alla terza prova, quando ha sbagliato tombino. Se mettiamo in tabella le 9 misure buone risulta una lunghezza media di 404,23m con una deviazione standard di 3,93m (=0,97%). Mentre l’atleta ha corso alla media di 3’29″6 con una deviazione standard di 4″2 (=2,01%). Sembra non arrivare alla precisione del GPS, ma basta togliere la prima prova un po’ sbilenca per arrivare alla media di 3’28″3 con una deviazione standard di 1″3 (=0,61%) … meglio del GPS!

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