PalladioLaRotondaProbabilmente il mondo delle maratone sta arrivando a saturazione anche in Italia, tanti runner si stanno spostando sul trail anche a Vicenza e tanti preferiscono camminare-correre senza chip e colpo di pistola nelle podistiche ben distribuite e frequentate nel territorio.

Se guardiamo anche solo agli altri esempi in Veneto, Vicenza Marathon arriva tardi e non sono applicabili i modelli di Venezia, Padova, Treviso e anche della più recente maratona di Verona. Il capoluogo vive della sua magnificenza e dei suoi limiti logistici, Padova e Treviso galleggiano nelle continue decurtazioni dopo splendidi esordi e si accontentano di mantenere la linea, Verona ha la forza della giovane nata ai tempi della crisi.

Quale soluzione per Vicenza? Si sta ragionando su un circuito in centro, stile StraVicenza, magari da ripetere all’inizio e alla fine e nel mezzo la Riviera Berica. Alcuni vincoli fissi: campo Marzo, piazza dei Signori e il ristoro ai piedi della Rotonda, ignorata e sbagliata nel doppio passaggio dell’ultimo Giro d’Italia. Poi come ad Asolo ci vuole la benedizione del vescovo, il tricolore del sindaco e tutta la passione che gronda più del sudore ogniqualvolta un popolo si identifica in un evento podistico, chiunque lo produca.

Anche la maratona di New York è nata raggomitolata in Central Park, poi si aprì nei cinque quartieri per il bicentenario USA del 1976 e il vincitore Bill RODGERS le diede una nuova dimensione tecnica. Ci volle un vicentino come Orlando PIZZOLATO per farla ben conoscere in Italia otto anni dopo … meglio rientrare in zona con i sogni e guardare la voglia di correre a mille sulle nostre strade: a breve la raduneremo attorno a un tavolo rotondo.

Share