aaecca9f-b4d1-46fd-967c-66a67f8b38a4#Moscow2013 al sempiterno duo Franco BRAGAGNA-Attilio MONETTI è rimasto il supporto di Elisabetta CAPORALE in zona arrivo, è stato aggiunto quello di Luca DI BELLA in ogni altra zona del campo (vd. commento #Daegu2011) e in sostituzione ai supporti tecnici (è rimasto solo Stefano TILLI) è stato prestato in pianta stabile dalla FIDAL il prof. Dino PONCHIO. A me è piaciuto: ha duettato alla pari con l’onnisciente BRAGAGNA che gli ha chiesto quasi di tutto, inserendo valutazioni e numeri che piacciono a pochi, ma dovrebbero interessare tutti. Poi capita di trovarsi di fronte a esecuzioni che lasciano senza parole: allora non serve più verificare che l’angolo HOP è 15°, quello STEP è 13° e quello JUMP è 17° … la poesia di Teddy THAMGO è per gli occhi di tutti (Getty Images). Solo un replay di Jonathan EDWARDS a Goteborg 1995 ci fa ricordare che si può andare oltre con minori tempi di contatto a terra.

 

Aneddoto per aneddoto, affondando nella giovanile trivialità, a me è tornato in mente un episodio di 9 anni prima, quando Dino PONCHIO nel 1986 accompagnò la squadra regionale veneta junior a un incontro internazionale in zona Stoccarda, poco prima dei Campionati Europei. Intrufolato nella comitiva c’era un allievo tanto forte da meritarsi la convocazione nella squadra maggiore. Sarà stata l’euforia della trasferta, qualche bevanda gassata di troppo, ma nella cena pregara – approfittando di un momentaneo silenzio fra tutte le rappresentative – questi emise un boato sconvolgente, seguito da risate e applausi generali. “L’animale se ne andrà a casa!” sentenziò il capo comitiva. Non so quanto si cosparse il capo di cenere, ma l’indomani fu regolarmente in pedana.

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