Rispetto #Moscow2013 non c’era il terrore “zero tituli” prima dei Campionati Europei di Cross, ma la consapevolezza che sarebbe stata dura e come al solito bisognava giocarsela sul campo.
Ci hanno pensato la famiglia DINI e quella CRIPPA a reggere le sorti del medagliere azzurro: in fondo siamo in compagnia del Portogallo, altra nazione orgogliosa sui prati, e ce ne sono 12 davanti a noi. Massimo MAGNANI parla di “occasione persa” per le squadre assolute, Stefano BALDINI di “futuro roseo” per quelle giovanili (qui tutti gli articoli @FIDAL).
Italo QUAZZOLA (48), Nekagenet CRIPPA 25, Lorenzo DINI 5, Samuele DINI 18, Osama ZOGHLAMI (43), Yemaneberhan CRIPPA 7Franco ARESE fu molto criticato quando dichiarò che il futuro era nell’integrazione di atleti stranieri. Qui siamo già a metà squadra: Yemaneberhan e Nekagenet hanno una lunga e larga storia di adozione, Osama è stato autorizzato a correre per l’Italia 5 mesi fa insieme al gemello Ala.
La notizia è stata archiviata già lunedì (passaggio volante fra le brevi ANSA @gazzetta.it): segnalo in aggiunta una video intervista a Giorgio RONDELLI, registrata due giorni prima di Belgrado. Radici nel profondo passato e visione grigia del futuro, parla di cross e dell’assenza di Nicole Svetlana REINA ai Campionati Europei di Cross (visualizzabile non incorporabile): un dialogo serrato e appassionato che si conclude con il ricordo di Gaetano ERBA (qui con Fulvio COSTA).
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