Ho provocato uno dei protagonisti del precedente post, ben sapendo che Matteo REDOLFI mi avrebbe sommerso di informazioni. Ritaglio la foto già pubblicata, evidenziando uno strumento che diverrà familiare nelle prossime righe.

Unesco Cities Marathon_omologazione percorso_b_crop1_mark

Per diventare omologatori è necessario essere almeno giudice ausiliario e frequentare un week-end formativo composto la nozioni tecniche, prove pratiche, dibattito e relativo test finale che risulta molto impegnativo, avendo il protocollo di omologazione molte variabili e tanti passaggi che avrò modo di esemplificare. Ho partecipato al corso nel maggio 2012 e sto affiancando un omologatore accreditato in diverse procedure (Unesco Cities Marathon 2013 e 2014; maratonine di Brugnera, Casarsa e Udine) prima di diventare omologatore a mia volta.

GGG_ATTI_MISUR_PER_Pagina_12_cropAbbiamo iniziato i lavori per UCM 2014 venerdì 14 febbraio con un sopralluogo completo sul percorso (area partenza, tracciato, arrivo) insieme all’omologatore AIMS Stefano BASSAN e sono state definite le basi di calibratura di partenza e di arrivo (rettilineo di circa 400m misurato con rotella metallica di 50m). Quindi si corregge la misura in funzione della temperatura (nel nostro caso un paio di cm su 400m) e sempre con la rotella si prende la distanza da un tombino, un palo, un cartello o qualsiasi punto che difficilmente potrebbe essere modificabile e si fotografa il chiodo da varie direzioni.

Il giorno dell’omologazione si va alla prima base, si percorre 4 volte e si prende nota di quante “tacche” ha segnalato il contatore Jones (unico strumento valido). Si fa la media dei 4 passaggi, si divide il tutto per 400m e si moltiplica per 1000m. A questo punto si ha un dato che, a sua volta, si moltiplica per 1,001 (SCPF – fattore di prevenzione di accorciamento del percorso) e si ha quante “tacche” si devono contare per ogni chilometro. Il protocollo prevede di aggiungere 1m per ogni km per cui una maratona effettivamente è di 42195m+ 42m, margine di sicurezza in caso di verifiche successive.

GGG_ATTI_MISUR_PER_Pagina_13_cropOra abbiamo la costante/km che, nel mio caso è di 11800 tacche a km. Partiamo quindi da Aquileia (arrivo maratona) con il contatore Jones a 125000 tacche, percorro le prime 2301 e trovo il 42° km. Aggiungo 11800 e trovo il 41° km … e così fino a individuare la partenza della maratona a Cividale, dopo essere transitato alla mezza e per la piazza di Palmanova: 42km in 4 ore! Non male avendo bloccato il traffico, percorso il tragitto più breve, preso appunti e scattato foto. Si va sulla base di calibratura di partenza, si percorre 4 volte il tragitto, si fa la costante di calcolo sopra descritta e si trovano 11790 tacche, perché la temperatura è cambiata, la gomma si è scaldata … Considerato ciò si ricalcola la costante e rimisuriamo la maratona a 11795 tacche, corrispondenti a 40cm da spostare per ogni km: quindi 16,80m nel primo, 16,40m nel secondo e così via. Si prende quindi la rotella, si spostano i riferimenti lasciati sull’asfalto, si segna definitivamente con la pittura e si fotografa il tutto. Ogni 5 km (+ la mezza) si pianta un chiodo e si prendono le misure da riferimenti fissi. Tutto dalle 7 alle 17… 10 ore per omologare 42 km … ci è andata bene! Nei giorni successivi si ripassa tutto, si mette su carta compilando un report che prevede una trentina di pagine con foto e descrizioni.

Non vi viene voglia di correre Unesco Cities Marathon? 42,2km (oppure 26+16) in mezzo al Friuli passando 3 città d’arte uniche: guardate i cartelli e dimenticate i GPS per un giorno!

immagini dagli atti del corso marzo 2010, a cura di Francesco LA CARA

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