Dopo quello di UCM 2014 ecco un altro comunicato di gara, da Mauro FERRARO a Diego ZILIO con Maratona S.Antonio, tra l’altro su un’operazione focalizzata anche per UCM 2014.

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Sveglia prima dell’alba, per non incappare nel traffico, e maniche tirate su, perché di strada da fare ce n’era tanta. È iniziata così la domenica di Luca Zampieri, responsabile dello staff operativo della Maratona S.Antonio, e di Enrico Marchi e Gino Corrocher, al lavoro con lui. Per l’esattezza i chilometri da coprire erano 42,195, quelli che separano Campodarsego da Prato della Valle a Padova. Già, perché la “missione” che li ha visti all’opera è l’annuale segnatura del percorso, chilometro dopo chilometro, rintracciando i chiodi piantati sull’asfalto nel 2011, quando è stata effettuata la misurazione ufficiale dell’Aims-Iaaf (Association of International Marathons and Distance Races), valida per cinque anni.

Il percorso della Maratona S.Antonio, com’è noto, nella prima parte prevede un circuito all’interno dei comuni del Graticolato Romano: Campodarsego, San Giorgio delle Pertiche, Camposampiero (punto di partenza della Mezza Maratona), Massanzago, Borgoricco, di nuovo Campodarsego per poi proseguire verso Cadoneghe e Padova, transitando davanti alla Basilica di Sant’Antonio prima di “entrare” in Prato della Valle.

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Ho tagliato due capoversi e aggiunto due immagini al testo ufficiale inviato per mail: chissà quanti giornali pubblicheranno questa informazione umile ma necessaria per il buon svolgimento della manifestazione. Almeno per chi la corre. Anche domenica scorsa alla Maratonina dei Dogi si poteva lasciare in borsa il GPS e fidarsi del crono, tanto erano precise ed evidenti le segnalazioni ogni chilometro.

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