Oltre alle foto sul traguardo di Seul 1988, una delle più famose di Gelindo BORDIN dopo la vittoria olimpica è quella con l’allenatore GIGLIOTTI e il massaggiatore ROCCHETTI che lo sollevano in spalla, abbracciato dal tricolore. Avrebbe potuto ripetersi la scena 4 anni dopo a Barcellona, senza l’incidente in gara, e al posto di Rocky ci sarebbe stato il fratello Nerino. Nelle stagioni di mezzo invece avrebbe potuto esserci Tiziano FAVARON, in particolare dopo il bis europeo di Gelindo a Spalato 1990, quando il fisioterapista preferì dedicarsi a Salvatore BETTIOL, l’unico italiano fuori dal podio.

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Conobbi Tiziano a un raduno federale, ci incrociammo spesso alle gare in Emilia e presi l’abitudine di farmi raddrizzare regolarmente dopo gli intensi stage a Bologna, passando per il suo studio a Casalecchio di Reno. Mi aiutò molto, anche se poté poco nel sistemare le esagerazioni di quegli anni. Solo adesso mi rendo conto quanto eravamo vicini come età, pur essendoci schivati con le categorie giovanili in Veneto, prima che lui varcasse il Po con la moglie, padovana pure lei. Si sono presi per tempo anche con la crescita della famiglia: Camilla forse mi organizzerà la festa dei 60anni. Contattare Fulvio FAVARON (342 3507261 – fulviofavaron@hotmail.it) per chi vuol partecipare all’ampia manifestazione benefica di Zola Predosa, compresa la ‘torta L’ di Tiziano.

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