A letto verso le 23:30 venerdì sera, svegliato dalla bufera verso le 4 per chiudere finestre e lucernari, sveglia definitiva alle 6:30, controllo HOSAND, traffico PC mentre faccio mezza colazione, poi mi avvio prima delle 8:00 verso il campo di atletica. Ho in mente un lavoro intermittente sui 150m, uno di quei lavori che ho spesso proposto ai miei allievi ma non ho mai utilizzato.
Un chilometro e mezzo a scendere dal centro, qualche andatura di riscaldamento e stretching dinamico, due accelerazioni e via non prima di aver tracciato le partenze, aggiungendo 5m alla tacca del primo ostacolo e togliendo 5m dalla tacca del settimo dei 400hs. Per omogeneità di recupero scelgo la prima corsia nella prima curva e la terza nella seconda.
6x150m 25,4 26,6 26,4 25,9 26,2 26,1 – recupero 5′ – 6x150m 24,5 25,4 25,7 25,7 25,4 25,5 (recupero medio 22″ in 50m fra le prove): medie 26,1 e 25,4 ±0,4 che corrispondono a 2’54” e 2’49” ±3″0 (conti tondi). Ipotizzando una VMA a 3’15” sono al 112% e al 115% sul ritmo. Quasi tutto normale il giorno successivo, maggiore indurimento lunedì mattina, soprattutto nella parte interna della caviglia sinistra lungo il passaggio del tibiale posteriore. Chissà se comincia a reggere!
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