Abbiamo rischiato la rissa alla rotonda di fronte a villa Negri Piovene: coreografico il doppio giro fino alla Madonna della Salute, ma poco pratico per la gestione del traffico e conseguente esasperazione degli automobilisti incolonnati a lungo. Nelle gare ciclistiche il gruppo viaggia abbastanza compatto, nella frazione in bici di un triathlon i concorrenti sono sfilati, soprattutto in un promozionale come La Tribale (soluzioni per il prossimo anno?).
Sono arrivato per il briefing generale in zona cambio durante la mia biciclettata terapeutica e, oltre ad affondare in acqua, ho capito una volta di più che le specialità multiple non fanno per me.
Le raccomandazioni sono state ripetute a bordo vasca in una mattinata in cui si stava bene anche poco vestiti. Pronti, via! I competitivi sulla sirena, i tranquilli con calma.
Non è difficile contare 4 avanti/indietro in una piscina lunga 50m, c’è comunque qualcuno che registra i passaggi.
Alla fine rimangono poche bici, ma potrebbe essere difficile anche riconoscere la propria mountain bike.
Mi sono accodato alla chiusura del gruppo, incitando Livio. Poi mi sono fermato alla rotonda, provando a calmare l’animosità di chi voleva bloccare i concorrenti mentre aspettavo il secondo giro di Livio. Tornato in zona cambio sono cominciati gli avanti/indietro all’arrivo: divertimento assicurato dalla briosità dello speaker e dallo spirito gioviale di tutti i concorrenti!
Io mi sono divertita e sono stati bravi ad organizzarla. I disagi con gli automobilisti ci sono ad ogni competizione: io che arrivo tra gli ultimi ne vedo di tutti i colori, età e sesso. Santi i volontari! Ho un’idea: volantinaggio per spiegare a questi impazienti che se noi facciamo sport pesiamo meno sulla sanità e quindi sulle tasse che pagano 🙂
GRAZIE ANGELA!