la mia Treviso Half Marathon 2014

Il pieno successo era già nel comunicato di venerdì “Gli iscritti sono 2.486: 1.593 uomini e 893 donne. La percentuale di quest’ultime, vicina al 36%, fa della Treviso Half Marathon una delle corse più rosa in assoluto. I trevigiani al via saranno 1.095, i veneti più di duemila (2.119 per la precisione)“. Facendo il verso alla concorrente Treviso Marathon posso ripetere “una (mezza)maratona molto veneta, molto trevigiana e molto maschia”. Percentuali comparabili, anche la quota rosa, più femmina in mezza che in maratona, considerando che 566 donne (2 su 3) si sono iscritte gratis sette mesi fa. Va bene così. Una lezione agli amici di Vicenza che su un impianto simile (circuito attorno a un ampio patronato/collegio cittadino) ha fatto metà. Va bene così: il prossimo anno possono fare il doppio al Patronato Leone XIII (forse anche no), mentre al Collegio Pio X è mancato il pasta party per assistere alle premiazioni. Gelindo c’era a entrambe le gare e avrà consigliato ambedue le organizzazioni, correndo nella pancia del gruppo (ph. Renato Vettorato).

Ho patito la gara fra raffreddore dei giorni precedenti e meteo umido, entrambi messi in preventivo, poi sono stato condizionato dal posizionamento dei cartelli chilometrici che ci ha costretto a rincorrere la proiezione di 1h20′ fin dal terzo chilometro, quando abbiamo infilato un 4’21” dopo un 3’40” e un 45″. Ci sarei passato sopra se non fossi stato responsabilizzato dal palloncino di pacer e forse i miei compagni di avventura sono stati tranquillizzati dai propri GPS, ma sono rimasto nervoso fin dentro al parco della Restera. Poco dopo ci sono stati il ghiaino, il cartello