IMG-20150118-WA0002_FBCapita sempre che la mattina che si sta meglio a letto bisogna alzarsi (neanche tanto presto). Ho cominciato con un bel bollino verde, di quelli che andrei forte se bastasse il cuore oltre ai muscoli. Sembrava esserci tempo per tutto prima della partenza, invece pronti al via dopo un riscaldamento minimo per una gara senza fretta. Colpo di genio (e di sole) alla consegna della borsa: via pigiamino di Cittadella e resto in pantaloncini e maglietta di giornata, anticipo di primavera.

Risalgo il biscione lungo il Retrone e la strada verso Sovizzo, poi ancora asfalto nella vallata che si incunea fra la doppia “zz”, finché arrivano i miei terreni preferiti: sterrato e salita. Sono avvisato … varda che a tira … ma sono preoccupato più per la corrispondente discesa: prima prudenza per non stancarsi troppo, poi per non caricare troppo muscoli che non ammortizzano e cartilagini che non ci sono. Non vedo cartelli chilometrici così guardo il crono e con stupore leggo 27′, più di metà gara. Poi è passata veloce fra un falsopiano e una variazione, ripuntando di nuovo a Sovizzo e rientrare poi sul Retrone verso il gonfiabile di arrivo.

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Accontentiamoci delle foto nella pagina pubblica, perché il fenomenale video di Iana non è incorporabile. Nello zaino avevo la fotocamera con l’intenzione di portarla per le colline nel caso non fosse stata giornata buona per la corsa (di sicuro per scattare).

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Vi lascio con due immagini per capire l’accoglienza dell’organizzazione che ci ha voluti tutti insieme (col broccolo) al coperto nel dopo gara, proteggendo la preziosa superficie del campo da tennis …

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… con telo doppio a terra e isolante sugli appoggi di panche e tavoli, poi rimossi nel tempo di un caffè al Poli.

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