Forse la miglior interlocutrice di Nico è stata Katia che dal pubblico, di fianco a me, l’ha stanato dalla ritrosia che lo fa ritenere “un cazzaro fortunato” nel trovare il sostegno ai progetti che lo ispirano in giro per il mondo. Un candore che gli fa chiedere a Katia “cos’è il mental coaching?” perché a lui certe cose vengono naturali e a modo suo le ha sempre allenate, mentre la signora dei deserti ha dovuto costruirsele sulla prima strada verso l’Oman.

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Eccoci al question time dopo aver passato molti spezzoni “Aconcagua 7000” e il video racconto “Salar“. La presenza di Giovanni Storti nelle proiezioni (con Aldo e Giacomo fa ridere, qui ha il fiato corto) ha dato nuova visibilità alle storie di Nico Valsesia -qui due passaggi audio @DJCI … 2012 … 2014 … qui a Che Tempo Che Fa 2013/11/17

– ora rappresentate meglio e divulgate al meglio, anche se continua a non piacersi in certe inquadrature buone per gli sponsor. La fatica esiste, eccome, ma sa domarla quanto è forte il sogno da inseguire. E forse ieri sera ha preso forma il nuovo progetto, visto che era a cena con “i matti” che lo seguono ovunque: come al solito conta più il viaggio insieme che l’impresa.

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Katia Figini si è quasi intervistata da sé e si è scusata dei monologhi, che a me sono piaciuti. Mi ha salutato all’Expo, come un qualunque potenziale cliente interessato a viaggi e coaching, e mi ha spiegato che la preparazione per il deserto non è molto diversa rispetto alle lunghe distanze su strada, spostando l’accento sulla resistenza e la propriocettività nelle ultime settimane. Poi c’è lo zaino, che si impara ad alleggerire col tempo (lei è passata da 7kg e mezzo a 6kg).

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Al primo vero trail le è accaduto il peggio: dispersa in gara e infortunio grave (rottura di 3 legamenti della caviglia). Poi non è stata discesa, ma ha curato la preparazione in modo da prevenire, lasciando l’imprevisto alla casualità più remota che si riduce con l’esperienza, soprattutto nei deserti di ghiaccio più mortali di quelli bruciati dal sole. Per seguire i suoi adepti ha cominciato a correre su strada (2h57’44” all’esordio in maratona e 1h24’44” l’anno scorso) e sta frequentando sempre più Valeria Straneo che si sposta volentieri da Alessandria verso Tortona per i lunghi collinari.

P.S. qualcosa di più nella presentazione di domenica scorsa e molto di più nei rispettivi siti KatiaFigini.it e NicoValsesia.com

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