IMG_20150426_094947_crop_resForse è già montata la comunicazione come 4 anni fa per le Olimpiadi di Londra, quando il Kenya si trovava nella stessa sovrabbondanza di scelta, e quest’anno la maratona di Londra ha radunato i migliori quasi fossero Trials anticipati. Nel titolo c’era posto solo per i i due ultimi recordmen, ma nel testo c’è spazio anche per gli altri, con i numeri riassunti nella didascalia.

Al momento i primi tre sono decisamente i migliori al mondo, non solo come crono 2015, ma come recente evoluzione, Eliud Kipchoge – Wilson Kipsang – Dennis Kimetto, splendidi ultratrentenni. Il vincitore ha la storia più lunga e affonda le radici nel 2003 quando a 19 anni vinse il campionato del mondo di cross junior e 5 mesi dopo i 5’000m ai mondiali di Parigi, battendo in volata Hicham El Guerrouj e Kenenisa Bekele, ovvero i più forti mezzofondisti di sempre (qui un video).

Eliud-Kipchoge-devant-Hicham-El-Guerrouj-et-Kenenisa-BekelePoi tanti anni in pista da protagonista fino a mancare le selezioni per le Olimpiadi di Londra e subito dopo convertito alla mezza (autunno 2012) e alla maratona (primavera 2013) – tutti i numeri @IAAF, qualche nota in più @wiki. Non ha certo perso le assodate qualità, riemerse all’ultimo chilometro per staccare Wilson Kipsang con un sensazionale cambio di frequenza.

Dalla cronaca @IAAF leggiamo un continuo calo di ritmo nella media totale da 2’54” a 2’58” fino a 35km e la seconda mezza (1h02’22”) è risultata quasi uguale alla prima (1h02’20”) solo perché gli ultimi 7,2km sono volati a 2’52” (ultimi 2,2km a 2’50” in media). Solo un Dennis Kimetto in forma ottimale poteva far loro compagnia. Godetevi il video completo commentato da Steve Cram e Brendan Foster: la progressione vincente inizia a 2h02′ di gara (2h07′ di video).

https://youtu.be/5pIp2MRJDDE

Eliud marchiato Nike è stato bravo a sgusciare in mezzo allo strapotere Adidas, technical sponsor della maratona, che aveva centrato la comunicazione (anche @IAAF) sulla sfida Kimetto-Kipsang, quasi trascurando personaggi da 2h03′ come i Mutai (Emmanuel e Geoffrey).

https://youtu.be/CORv6GiJiu8

Non potendoli mettere sotto campana di vetro, se fossi il selezionatore della federazione kenyana direi ai primi tre “tranquilli, non fatevi del male, gareggiate il giusto e replicate il podio #Rio2016“.

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