Ha voluto indossare la maglietta dell’esordio marcata 28 marzo 2004 quando ha partecipato in passeggino alla StraVicenza e andò in prima pagina nel giornale come la più giovane concorrente a 50 giorni dalla nascita. Non l’ha prestata a Tommaso un mese e mezzo fa e non so per quanto riuscirà a infilarla perché sta crescendo velocemente e i muscoli non stanno dietro alle ossa: il mio polpaccio destro basta per fare i quattro dei miei figli.
Tommaso è già collaudato e prevedibile dopo la StraVicenza e la Marcia del Beato: regge senza pause 5-7km che diventano 8-10km con i ristori e si è rianimato dopo il passaggio nel campo asparagi al richiamo del megafono da prelevare in parcheggio, facendo il giro dell’isolato.
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Camilla è abituata a scivolare in acqua e a pochi minuti su terra, invece ieri ce la siamo spassata un’ora e mezza per la campagna fra Cassola e Rosà, allungando nella porzione sud del giro da 20km: sfide a pari nel week end, tra foto e corsa.
A dire il vero Tommaso aveva piantato un altro paletto il giorno prima. Dopo aver fatto Carmini-Ravenne in bici e un giro di pista tranquillo, gli ho chiesto “provi a farne uno più veloce?” – 1’48” partendo piano. Non sono riuscito a tenerlo fermo 3′ ed è ripartito un po’ più deciso: 1’37” sui 400m. Poi ha continuato a giocare mentre facevo ginnastica.
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