1982_Marostica_Giochi della GioventùBrutta scansione di stampa sbiadita, dei primi tentativi a ingabbiarmi gli appoggi a 14 anni, o giù di lì. Nei successivi 3 anni sarei cresciuto ancora 8cm/8kg e il tendine di Achille sinistro avrebbe cominciato a rognare (qui nell’estate 1982), come le tibie all’uso delle chiodate sulle piste in rubkor (Marostica è stata gommata nell’estate 1985). L’ortopedico che mi seguiva stava provando le resine espandenti che poi mi accompagnarono per lunghi anni, come le iniezioni sui tessuti doloranti: poche soluzioni dai plantari, solo spostamento dei problemi dai cocktail di antidolorifici e antinfiammatori. Così la mia corsa si è trasformata in un slalom fra infortuni, senza riuscire a trovare un dritto se non per brevi periodi.

1992_Este_campestre regionale_vittoria senza scarpa_cropAltra brutta scansione di stampa sbiadita, dieci anni dopo, rientrato in Veneto dopo l’ultimo infortunio da carabiniere e subito vincente nei cross, anche senza la scarpa sinistra, scalzata forse da un poliziotto. Il piede sinistro non aveva paura di niente, solo di zolle negli ippodromi e plantari troppo invasivi, almeno per i miei gusti attuali: mi rimase un buon 1992, poi sprazzi fino al 1995 e alla lucida valutazione che non c’era carriera in quelle condizioni. Il ritorno agonistico dieci anni dopo è figlio dell’operazione ai tendini di Achille dieci anni fa, al raddrizzamento degli appoggi senza plantari (almeno finché ha tenuto il tibiale posteriore e l’asse mediale dell’arto sinistro) e del quadro ematologico senza supplementazione.

     

sacsca

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