La terza edizione è tornata in centro alla sera, dietro alla sagra, dopo la trasferta mattutina in zona industriale dell’anno scorso, per me vincente, come questa scelta degli organizzatori che ha qualificato-quantificato la partecipazione, mi ha retrocesso all’ottavo posto: seminando per tempo, su questo impianto è possibile il raddoppio per il prossimo anno.
Sono contento perché ho corso bene distribuendo bene, come dicono i lap al giro meglio di quelli chilometrici, forse non a 3’35” ma sotto i 3’40”, che forse tornerà ritmo di mezza in autunno. Ero contento per come mi sentivo i giorni prima, arti e articolazioni liberi nonostante la muscolatura incarognita, lavoro funzionale con andature a piedi scalzi fino alla sera prima a Scuola di Corsa. Poi l’affaticamento giusto nelle zone giuste il giorno dopo: finché c’è vita c’è corsa, forse, e vale anche l’inverso.
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