Sono arrivati a casa insieme, il semestrale del Comune e una foto 31 anni fa, pellegrina da altra dimora e ingiallita dal tempo. Ero alla terza gara in 24h, due prove a Padova per il campionato di specialità (1’500 siepi sabato pomeriggio, 1’500 piani domenica mattina) poi 4km in centro a Marostica nel pomeriggio. Avevo compagni di squadra più resistenti sulla carta e il secondo arrivato era partito fresco, non avendo impegni societari. Reduci entrambi dai campionati italiani allievi un paio di settimane prima, lui sui 3’000 io sugli 800.
Ora ci sarebbe più pubblico alla prima domenica di ottobre, in slalom fra bancarelle del mercatino e magari col Castello che rivive, forse non quanto radunato per il Giro 2015. L’impaginatore ha scelto una visuale opposta rispetto alla Gazzetta e il fotografo forse doveva aspettare il passaggio dei ciclisti alla firma per avere più gente attorno al corridoio, prima che si spostasse dall’altra parte del Castello per la partenza: geometria perfetta, come per i giusti spettacoli.
Correvo ancora con gli occhiali e le magiche Marathon 80, mi mancava ancora qualche chilo, aggiunto con il completamento dello sviluppo: mi resta ancora la voglia di muovermi senza l’illimitata possibilità di allora.
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