Ho visto poco sabato pomeriggio e ho perso molta lezione di Antonio La Torre domenica mattina, quando i tempi della 50km hanno permesso un dialogo disteso come il passo di Alex Schwazer

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senza la concitazione finale della 20km femminile. Anche il commento partigiano tradiva paura di squalifica per Eleonora Giorgi, arrivata in vista del traguardo, per un’andatura troppo sussultoria, ormai sbloccata al ginocchio, e scomposta fra busto-spalle-braccia nella foga da podio.

Di sospensione ormai non muore più nessuno, rimane gradita la fluidità del gesto, completando la spinta col piede a terra e l’estensione delle ginocchia per tutto il contatto. Con la massima frequenza possibile, una delle più elevate nel mondo dell’atletica.

Nei link i servizi fotografici di Giancarlo Colombo / FIDAL dove trovate di bello e di più.

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