Sarebbe arrivato stanco il lettore alla fine del post introduttivo (e retrospettivo) così raduno a parte le note tecniche del lungo dossier, non solo quelle di Giorgio Rondelli …
Niente di nuovo rispetto a 3 anni e mezzo fa: addensamento e qualificazione dei contenuti, rimuovendo anche il canonico riposo nelle settimane di allenamento e lasciandolo solo nel pregara. Anche verso Amsterdam evita lavori in massima potenza aerobica, estende e qualifica quelli in media (potenza aerobica) velocizzando il recupero, pronta ad allungarli attorno al ritmo maratona verso Rio. Manterrà sempre gli sprint in salita?
Tante altre note nell’intervista di Francesca Grana, dai microsonni ai micropasti (e magainsalatone), per un’atleta che ha trovato la sua strada e il supporto necessario ai bordi della maratona italiana. Forse per questo c’è da imparare di più.
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