Non so come la pensiate voi, certo è che oggi viviamo in un mondo dove siamo costantemente informati su tutto ciò che ci circonda, e la nostra attenzione è costantemente rivolta verso tutti quei fattori che che stanno attorno a noi. Purtroppo però spesso dimenticandoci di rivolgerla anche a ciò che dovrebbe starci realmente a cuore. Noi stessi.

410_12493508_1221507004530391_4147687089813177390_o

Preso dal lavoro, clienti, situazione generale, ho trascurato me stesso. Da appassionato di sport (praticato), ad indolente cronico, il passo è stato piuttosto breve. Tutto è avvenuto a causa ( o per merito ) di mia figlia Sara, che un giorno, scherzando e giocando sul divano mi ha guardato, e con la semplicità e secca verità che solo un bambino può avere, mi ha apostrofato più o meno con le parole ‘il mio papino ciccione

Poche parole, enorme impatto. Mi alzo e mi dirigo alla bilancia. Un po’ intimorito ci salgo, e quanto vedo a display lascia poco da sperare. 101 La carica dei 101 (kg), che di suo potrebbe anche essere prestato come titolo ad una parodia del celebre film, magari in chiave comica. Meno divertente è stato però il responso delle analisi del sangue, i valori di colesterolo, trigliceridi ed altre amenità di cui francamente non conosco il significato, riportavano valori non certo confortanti.

Ma come, se mi sono sposato “ieri” e pesavo solo 77 kg, quand’è che ho trovato il modo di trovare quei 24 in eccesso? ‘Fatti una domanda e datti la risposta‘ mi dice il medico, che mi da tre opzioni.

  1. Pastiglie e medicinali vari per regolarizzare i valori
  2. Dieta
  3. Sport

Va da sé che ho optato per la più semplice … la dieta. Durata 5 mesi, chili persi … 8. Felice di aver perso peso, in altrettanto tempo sono stati recuperati tutti, vanificando lo sforzo. Rimane la seconda opzione, per cui un amico (Roberto, direttore di banca) mi ha “incoraggiato” a fare un salto ai Magazzini Nico e chiedere di un certo Enrico Vivian e di ‘lascia fare a lui‘. E così ho fatto.

Tralasciando il mese di maggio dello scorso anno (2015) che ho vanificato con l’infiammazione alla “zampa d’oca” del ginocchio destro, ho di fatto iniziato a correre a settembre. Primo giorno, al parcheggio dei Magazzini Nico, mi sentivo come un corpo estraneo, un ciccione in mezzo ad un gruppo di sportivi.

Certo, non è che sia proprio entusiasmante vedere gli altri correre, mentre tu sei li che per completare il paio di giri di riscaldamento devi fare almeno tre/quattro soste. Ce n’è abbastanza per farti desistere, prendere le tue cose e tornartene a casa. Ma chi te lo fa fare?

Fortuna vuole che lo sportivo che è in me, non sia affatto incline al demoralizzarsi, anzi. Le sfide sono lì proprio per essere prontamente raccolte. E così è stato. Da settembre sino a dicembre è stato tutto un lavorare con Enrico, ascoltare i consigli e seguirli alla lettera. Così a fine dicembre sono riuscito a mettere insieme i miei primi 10km. Tempo … devo proprio dirvelo? … vabbè 1h28’.

Alla fine del giro in centro a Bassano, tornavo al parcheggio quando tutti erano già a casa a cenare. La felicità per essere riuscito a completare i miei primi 10k, vanificata dalla triste realtà del tempo impiegato. E l’animo dello sportivo che ancora mi segue, mi spinge a continuare a correre. E così, più corro, più si abbassano tempi e peso.

Tant’è che nel frattempo mi riesce di fare la mia prima gara del 2016, la 000 Race Colors di cui leggete a parte. Segue la Giulietta e Romeo, la mia prima mezza maratona in 2h28′ sotto pioggia e freddo. Ricordo solo che al ritorno in auto non sono stato di grande compagnia a Lorenzo e Roberta, ragazzi, perdonatemi, ma ero fuso!

Seguono poi la Stravicenza, che mi ha ridato un po di carica, in quanto sono riuscito a scendere sotto l’ora per la prima volta in un 10K. Tanto da farmi pensare che forse potevo fare la mezza maratona di Padova in 2h e 15. Peccato. Mezza fatta, in 2h e 24. Sono stato uno dei “mona” che hanno bevuto l’acqua fredda, con le conseguenze che ben potete immaginare. Solo una forte voglia di non arrendermi mi ha consentito di non essere raccolto dal servizio scopa.

Da li ho iniziato a correre spesso alle marce FIASP, almeno abbastanza da scrivere un post dedicato su Facebook, che più che altro è stato uno sfogo verso alcuni soggetti dotati di racchette. A seguire c’è stata la Mezza di Treviso, che però a causa di precarie condizioni di salute (febbre a 38°C) non mi ha potuto dare quelle soddisfazioni che cercavo.

La svolta c’è stata alla Brosemada, per la prima volta mi sono sciroppato i 18km senza dover camminare, mi sentivo reattivo sulle gambe sino alla fine. Poi a Poianella è stato ancora più piacevole, 21km in 2h01’. Mi sentivo sulla strada giusta. Talmente una buona strada che però non volevo interrompere con una gara, mi sentivo con una specie di blocco. Chissà perché alle marce FIASP tutto andava bene, mentre in gara FIDAL … a rotoli.

È stata una sera d’allenamento al campo che chiacchierando con Paolo (grazie), mi ha convinto a venire alla Mezza di Cittadella. Ok, mi iscrivo, mal che vada gli ultimi tre km cammino … come al solito no?

20161218_091426_res_mailchimp

No! Ho corso dal primo all’ultimo metro, tant’è che alla partenza ho tenuto per i primi 5km una media di 4’50” per poi spaventarmi da quanto segnava il GPS, e tornare a più miti consigli e ad un più tranquillo 5’25”, giusto per sicurezza. Il tragitto è stato piuttosto piatto, senza dislivelli sensibili, con asfalto regolare e privo di buche insidiose.

Il tempo è volato sino all’ultimo chilometro, dove ho provato ad un accenno di aumento del ritmo, fintanto da arrivare all’ingresso delle mura di Cittadella una decina di persone a tiro sul rettilineo d’arrivo. C’ho pensato, si… che faccio, tento?

Non ho fatto a tempo a concludere la domanda, le gambe avevano già dato la risposta. Scatto finale e tutti passati in 1h55’37”. Varrà poco, ma la soddisfazione, volete mettere?

Come dite? Ah si, oggi rispetto a quando ho iniziato a correre ho migliorato di molto la mia condizione fisica, le mie figlie NON mi chiamano più “ciccione”, i valori del sangue sono migliori rispetto alla norma, e peso … non ve lo dico, anche perché sta ancora scendendo ;-p
Share