Appuntamento improvviso sotto i ferri stamattina per due campioni dell’atletica: Gianmarco Tamberi a Forlì per rimuovere l’Os Trigonum dalla caviglia di stacco, Matteo Galvan a Pavia per risistemare il profilo del calcagno sinistro ancora ammorbato da Haglund …
Se il piede nel salto in alto può contorcersi fino alla lesione (legamentosa per Tamberi, ossea per Marco Fassinotti), in un gesto ripetitivo come la corsa è possibile che il malfunzionamento del piede sia la causa della malformazione e non l’inverso. Nelle attuali condizioni, dopo le operazioni di agosto 2010 e maggio 2012, non è difficile pronosticare la quarta per Matteo. E per tutti vale prima la funzione poi la prestazione.
Aggiornamento post operatorio … L’operazione è stata molto più tranquilla rispetto a quella di luglio: è durata tre quarti d’ora e non mi sono accorto di nulla perché stavolta abbiamo scelto l’anestesia totale. Ora ho soltanto una fasciatura al piede che copre i due piccoli fori che sono serviti per l’artroscopia. Mi attende una settimana con le stampelle dopodiché dovrei poter ricominciare progressivamente a camminare. Lunedì, intanto, visita di controllo a Forlì sempre con il prof. Lijoi per iniziare a capire come affrontare la fase di recupero. Spero che quel dolore al piede che non mi permetteva più di allenarmi ora resti soltanto un brutto ricordo.
E dopo Gimbo ecco Matteo … L’operazione a Pavia col prof. Benazzo è durata un’oretta e mezza: è stato limato lo speroncino osseo al piede sinistro che mi provocava tanto fastidio. Domani mi dimettono e rientro a casa della mia famiglia a Vicenza. Poi, insieme al medico federale prof. Andrea Billi, pianificheremo la riabilitazione tra qui e Roma. All’orizzonte ho almeno tre mesi di recupero, senza fretta. Esordio stagionale nettamente al di là delle aspettative … queste le previsioni a caldo per i nostri campioni: ci ricordiamo quelle post olimpiche di Daniele Meucci? Prima la funzione poi la prestazione.
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