Ho seguito in diretta dall’altra parte l’abbraccio fra Lara e Veruska subito dopo l’arrivo, ma mi ero perso il bacio fra Sonia e Lele poco prima della partenza, ben ricordato da Lara nei rimpalli di emozioni nelle mail del giorno dopo.
Tanti momenti della Mezza del Brenta sono stati vissuti a posteriori nelle numerose immagini, in particolare dal dettagliato racconto di Tommy che ci ha seguito ovunque (non oso immaginare cosa sia rimasto fuori dalla selezione).
Sbobinando il groviglio di emozioni emerge comunque una lezione tecnica, anche dalle due regine – candidate bianca e nera alla prossima partita a scacchi – che hanno raggiunto sulle loro gambe il traguardo con una preparazione approssimativa. So che Veruska ha raggiunto i 15km un mese prima sulla strada del Trenino in Altopiano, accompagnata dal cognato del cognato, e a Lara era stata passata una tabella ferocissima che di sicuro è riuscita ad addolcire.
Ha retto bene fino a 17km dove aveva forze per sollevare le braccia nel sottopasso della Pedemontana, poi ha provato a sciacquare la fatica sotto la doccia nebulizzata per patire gli ultimi 3km sulla pendenza rognosa che porta in centro a Bassano.
Veruska forse era più consapevole di quello la attendeva e non ha perso un passo dal ponte Vecchio e ritorno: con la tenacia che le contraddistingue possono arrivare dove vogliono di corsa. Scommetto sul raddoppio!
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