Jacob Kiplimo avrebbe potuto correre e quasi sicuramente vincere la gara juniores, come aveva fatto nel 2017 a Kampala quando era ancora allievo. Invece ha optato per prendere il via in quella assoluta, dove ha dato spettacolo con il connazionale Joshua Cheptegei che poi lo ha preceduto di soli due secondi all’arrivo

Allenamenti sostenuti in Uganda a 2000 metri di altitudine, 4 settimane prima del mondiale di Aarhus: tanta qualità, miscelando le varie componenti dell’allenamento, dalla potenza aerobica ai lavori lattacida. Anche in quantità industriale. Il tutto con un chilometraggio settimanale di circa 175km (= 25km/die).

Copia-incolla-analizza di Giorgio Rondelli sul fenomeno ugandese seguito in Italia che porta il nome di più comprensibile fenomeno norvegese seguito dal padre: mano pesante da subito per giovani nati nel 2000 pronti a giocarsi i Mondiali in pista chi con la forza, chi con l’astuzia. Meglio che Mo resti su strada.

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