Lunga vigilia in negozio, dalle 12:30 alle 19:30 per coprire il continuato, poi festeggiamenti alla chiusura, al bar e a casa. Assopimento dopo le 22 sul divano, trasferimento a letto forse verso le 23 e risveglio prima delle 6 e mezza fra le agitazioni di Tommaso.
Mi attacco il minicardio a occhi chiusi e lancio la procedura per svegliarmi definitivamente un’ora dopo, fra scampanamenti parrocchiali e urla gioiose di Tommaso che scarta regali. A parità di condizione energetica e di recupero, lo stress interno è ulteriormente calato per un bollino più verde.
Ne approfitto per sistemare l’agenda e convincermi che “è solo variabilità cardiaca“: oggi non ero certo in grado di combinare un granché di corsa – oltre al cuore ci vogliono anche muscoli – ma l’indice Hosand mi aiuta a mantenere la barra dritta sulle buone abitudini, scartando quelle nocive.
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