Anch’io mi sono fatto coinvolgere dalle emozioni al passaggio del Giro d’Italia e sono andato volentieri a visitare la partenza della cronometro da Bassano del Grappa , appassionandomi nei giorni di avvicinamento e poi alla rapida conclusione (Zoncolan e arrivo a Trieste). Ma cosa abbiamo visto? Ecco la sintesi di Michele FERRARI (1’500 battute) dopo l’analisi di metà Giro (2’000 battute) che si chiudeva con la previsione “light climbers (Pozzovivo, Aru, a bruised Quintana) will try to attack, but it will be hard to undermine Uran, already second last year behind Nibali“.

Embed from Getty Images

Michele FERRARI mette in fila i numeri delle ascese e sentenzia. “Uran, after a few days of trouble, recovered in the last stages, defending his second place from the assault of Aru. The countryman Nairo Quintana, although weakened by troubles in the respiratory tract, easily wins a Giro d’ Italia of only moderate technical level, partly also because of the weather and the crashes that have eliminated some likely candidates for the victory in Trieste“. Poi si prende cura di Fabio ARU, dopo averne sottolineato le prestazioni, predicando prudenza ai giornalisti che lo hanno incoronato come futuro re delle corse a tappe e ricordando analogo exploit di Massimiliano LELLI nel 1991 (due tappe e maglia bianca), mai maturato ai livelli fantasticati. Pazienza, cura e fortuna per far crescere il talento: nel frattempo fioccano cifre a 6 zeri per i prossimi ingaggi del sardo.

PS intanto si è scatenato il forum sulla prima ascesa al Giro del Delfinato: Chris FROOME sta suonando (frequenze impossibili per) Alberto CONTADOR e Vincenzo NIBALI

Share