Cristina dopo Laurea è arrivata in pista con papà Mion: le assomigliava in parte – vedevo come, non capivo quanto – e all’inverso del padre funzionalizzava molto, prestazionalizzava poco …

Solo dopo la StraVicenza l’ho vista passeggiare 2x3km a 4’50”-4’40”: Soglia o Potenza? Può allenarsi senza fretta anche sul Parametro sotto, come racconta chi l’ha seguita da vicino.

Cristina Mion. Figlia d’arte. Papà Michele è ormai una nostra presenza fissa tra i Nico Runners da prima che arrivassi io. Cristina aveva cominciato ad allenarsi con noi già da un po’ di tempo dedicandosi al lavoro funzionale. Al ritorno delle ferie natalizie già la insidio per metterle in testa l’idea di una 10 km. Così si decide. È l’ora di esordire in gara. È l’ora della verità. Con lo sdoppiamento di sede per gli allenamenti comincia a seguirmi il martedì a San Zeno e il giovedì a Marostica. A febbraio la sua prima escursione nel giro dei 10 km del martedì di San Zeno. Corre “appena” 9,100 km ma già si vede la volontà e il DNA dei Mion. 48’ già al primo allenamento. Va bene così. Cominciamo bene. Al giovedì a Marostica si decide di fare i 400m. Tiene botta. Comincia a 4’32” finisce con l’8° 400m a 4’02”. Penso già di poter avere grandi soddisfazioni da lei nella StraVicenza. Già penso che possa scendere sotto i 50’ ma non mettiamole troppa pressione addosso. D’altronde se lo deve sentire lei per prima. Grazie al fatto che c’è David Bordignon a Marostica per il lavoro di pista e Francesco Bellò a San Zeno per i 10 km posso avere anche io un modo per darle un pacer e continuare anche io la mia preparazione verso Londra. Le dico di seguirli che può farcela. Tiene botta. Riesce a tenere il passo e migliora sempre di più. L’accompagno nuovamente per un’uscita del martedì e vedo che finisce (con qualche problemino finale) i suoi 10 km sui 52’. Ora ho la certezza. La donna finisce la StraVicenza qualche secondo sotto i 50’.

La gara si avvicina. Il giorno prima è in piena ansia. Quella solita ansia che ti viene prima del grande passo. Se dovesse sposarsi credo che non avrà tutta quest’ansia. Cerco di farla tranquillizzare. Mi dice che dal 6° km in poi le devo dire frasi adrenaliniche perché crede di iniziare a mollare. Arriva la partenza e come spesso è accaduto in allenamento parte spedita (al 2° era sui 4’47”. È una media che avrai sulla distanza ma non ancora cara Cri) la rallento un pochino e senza dirle ne media ne tempo la trascino. Ci siamo tenuti costanti sui 4’58” di media al km. Andiamo avanti e troviamo Filippo durante il percorso. Ci scappa un po’ di tifo e anche un video. Al 5° km salta il punto di ristoro. “MI HAI ALLENATO SENZA ACQUA” mi dice. Così proseguiamo. Lungo tutto il percorso è sempre rimasta sorridente. Il fiato è sempre rimasto li. Potevi tirare un pò di più ma non sapevo poi come avresti reagito alla distanza. All’8° inizia un pò di carenza di fiato ma ce n’è ancora per poter arrivare al traguardo. Si continua ancora e al 9° arriviamo con consapevolezza. È l’ultimo km e fin li hai seguito ogni singolo consiglio che ti ho dato. E ti ha portato bene fin qua. Ma non puoi mollare.

A 500 metri dal traguardo andiamo di scatto. Quando mancano 200m però non mi puoi mollare di testa e rallentare per aver visto il traguardo ancora lontano. Così la prendo per mano e la trascino letteralmente di peso fino al traguardo. Lì guardiamo il tempo che ti sto indicando. 49’42”. Al tuo Filippo avevo dichiarato che presumevo avresti finito la gara in 49’45”. 3” di margine me li potrai permettere. Mi hai stupito per la volontà tenuta in quella gara. Hai avuto una forza di volontà enorme e questo mi rende molto fiero di Cristina. Il mio primo obiettivo da quando sono diventato RunLeader eccolo qui. 49’42” all’esordio per Cristina MiniMion. Grazie mille SuperCri. AD MAIORA.

Ho alleggerito +3’000 battute di Doc Gig con 2 video dell’ing. Filippo, moroso di Cristina, che la prossima volta corre, e deve impegnarsi da come flette l’anca dr.ssa Mion.

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