Copio-incollo l’esperienza di Orlando all’ultimo meeting di Zurigo per ricordare – all’inverso – quella di Gianni del Buono al Mondiale di Cross ad Aix Les Baines 1990, quando il responsabile tecnico di un’università statunitense gli disse ‘c’è posto per lei‘ dopo averlo ginnasticare per un’ora Nadia Dandolo a corpo libero mentre altri smanettavano sul percorso di gara …

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Ma, come ho indicato anche lo scorso anno, l’esperienza più coinvolgente e stimolante (sul piano tecnico) è assistere all’allenamento che gli atleti svolgono il giorno precedente. Anche quest’anno ho passato ore (sia al mattino sia nel pomeriggio) al campo di atletica per osservare la rifinitura della preparazione dei campioni per la gara del giorno dopo. Quanto si può imparare nell’osservare le loro esercitazioni tecniche, l’approccio alla seduta, la concentrazione che applicano nei vari movimenti!

E quando la luce del giorno si è affievolita ed il campo si è svuotato, mi sono sentito rattristato. Sarei rimasto ancora lì ad osservarli. Prima che i cancelli del campo si chiudessero, ho voluto avvicinare un tecnico del mezzofondo per chiedergli se mi consentiva di fare un periodo di osservazione dell’allenamento dei suoi forti atleti. “Quando vuoi” mi ha risposto.

Non mi aspettavo questa disponibilità, anzi, mi attendevo un rifiuto perché questo allenatore non fa mai parlare di sé, e quindi alla sua condiscendenza mi sono sentito euforico come un ragazzino. Presto farò quindi le borse per vivere questa nuova e stimolante esperienza.

Vedremo poi cosa ci racconta Orlando dalle pendici del Summano. Per nostra fortuna Gianni 26 anni fa decise di trasferirsi fra Retrone e Bacchiglione invece di saltare l’Oceano.

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