Effetto domino e positivo! Ricevo l’invito via mail/social, penso che non faccia per me, poi sono coinvolto come interlocutore di Katia Figini il venerdì sera, accompagnatore lungo il Brenta sabato mattina presto e spettatore all’incontro con Nico Valsesia fino a mezzogiorno.

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Ho girato i migliori anni atletici attorno alle piste, con il crono a pelare i decimi a ogni passaggio, loro stanno maturando la vita sportiva cercando nuovi orizzonti per i loro sogni. Avrei potuto accontentarmi di sfogliare i loro siti (già linkati) e i rispettivi social e chi li rilancia, ma rimane impagabile l’esperienza fisica, respirare anche per qualche ora la stessa aria.

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Così Katia anticipa la corsa che non può ancora dire, come non le fossero bastati i 5 deserti in 5 continenti in un anno per il progetto Run for Women (qui il resoconto infografico, qui l’ampia rassegna stampa), e Nico alcuni particolari sul RedBull K3

https://youtu.be/z03NUUGPdgE

un triplo chilometro verticale da Susa (503m slm) al Rocciamelone (3538m slm) in meno di 10km – vorrebbe smussare qualche curva. Entrambi fanno anche gare “normali”: Katia ha esordito in maratona sotto le 3h e partecipa alle mezze con i suoi atleti, Nico ha provato ad aggiungere il nuoto alla bici-corsa per un IronMan a Nizza – soffertissimo in acqua: bevuta tanta, vomitata altrettanta in mare e su strada. In attesa di sbobinare gli appunti, qui l’album completo su facebook.

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