Ho caricato subito risultati e prime foto di gruppo, sbobinando GPS e sensori ai piedi, ascoltando le gambe che non facevano così male dopo tanta sofferenza …

Poi si sono aggiunte le foto di Paolo e ho ridotto le parole, avendo già abbondato Giggi e vedendo più impegno e soddisfazione di quanto potessi descrivere.

Ecco quindi la mia mezza, partita ben dopo la sparo e liberata dopo 1km. Poi regolare 15km a 3’50″±2″ per chiudermi nel finale, salvandomi con la frequenza.

E piantarmi nel ghiaino giro mura, fino al traguardo con gli amici, per vederli ancora più felici dopo tanta fatica, chi a correre, chi a organizzare.

Antonella, Roberto e Polar sono d’accordo: basta sti mestieri che mi costano l’inverosimile! Sogno una mezza under(1h20′) over(50) poi robe corte col crono che avanza.

Che David a 49 anni e mezzo ha già fatto molto meglio con 1h15′, passeggiando con Cesare (20 anni in meno) sul filo dei 3’33”. Magia anche per la nostra fatina …

sotto le 2h all’esordio in mezza: che se la ricorda in VO2max sui 350m ché 400m erano troppi? Fai quello che ti riesci, le ripetevo, e ci è riuscita sempre col sorriso.

Cosa ha funzionato bene per molti? L’obiettivo comune e un avvicinamento da fare insieme come dice il più forte: 100% of me is nothing compared to 1% of the team.

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