8fb5174a-2dc4-47fa-b19a-71a7a0bbf49bMi è simpatica la maratona di Chicago, fin dai tempi in cui si proponeva come la versione qualificata di NYC, quando radunava la crema mondiale dopo le Olimpiadi L.A. 1984 (Carlos LOPES, Robert DE CASTELLA … Steve JONES al record mondiale 2h08’05”), quando l’anno successivo registrava il record italiano di Gianni POLI in 2h09’57”, oscurato dalla seconda vittoria di Orlando PIZZOLATO a NYC la settimana successiva. La sfida fra le due città continuò ancora per diversi anni, poi Chicago fu anticipata alla seconda di ottobre e NYC posticipata alla prima di novembre, così si aprì un periodo di tregua di tre settimane che le portò a unirsi nelle World Marathon Majors.

Due anni fa ho osservato la gara in televisione, vedendo Moses MOSOP vincere in 2h05’37” (62’54″+62’43”), record della gara, abbattuto ieri da un superlativo Dennis KIMETTO con 2h03’45” (61’52″+61’53” – ph. Getty Images), dopo un anno di interregno di Tsegaye KEBEDE in 2h04’38” (62’55″+61’43”). Troppi numeri? Eppure la maratona di Chicago cerca sempre di far ottenere il meglio dai top runner, come Berlino in loop chiuso, ma spesso non è assistita dal meteo (fra vento, caldo e freddo fuori stagione), ieri quasi perfetto. Un anno fa Dennis ha ceduto il passo al compagno Geoffrey MUTAI, ieri avrebbe potuto insidiare il recente record mondiale di Wilson KIPSANG se avesse trovato l’intesa con Emmanuel MUTAI invece di gestire gli allunghi a ripetizione dopo i 30km. Grande spettacolo in libero streaming @nbcchicago!

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Continua la rincorsa di Chicago ai numeri di NYC: 50’235 iscritti, 39’122 arrivati (21’595 maschi, 17’527 femmine), 217 italiani iscritti e 189 arrivati. Fra tre settimane vedremo come la Grande Mela si sarà risollevata dall’uragano Sandy e dall’onta dell’annullamento in extremis. Dalle offerte last minute delle agenzie italiane prevedo un ulteriore calo dei connazionali, ma i numeri globali dovrebbero reggere, avendo NYRR margine di overbooking che nel nostro paese non c’è più.

L’anno scorso poi mi ero focalizzato sulla storia di Dathan RITZENHEIN che aveva trovato un po’ di luce per sé proprio a Chicago, in un territorio ancora inesplorato per i suoi compagni di allenamento. Per la prima volta aveva corso senza crampi in 2h07’47”, ieri ci è ricaduto con 2h09’45” (63’02″+66’43”). Alla prossima!

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