Ogni runner vede il suo pezzettino e s’ingegna con l’avanzamento dei lavori per chiudere/aprire varchi nel nuovo taglio della campagna.
Qui si intuisce meglio la serpentina veneta, ma bisogna entrare nei disegni per capire passo-passo, tubo-tubo: rispettare sempre l’idrografia!
Considero spacciata la zona del casello, allungata per mancanza di spazio fra case e capannoni, e ci vorrà tempo per recuperare il sottopasso Fosse ridotto a pedonale.
Altrettanto spacciata, forse, l’area attorno alla rotonda di corso della Ceramica, fra trincea e galleria dell’autostrada e salto della complanare, aspettando la trasformazione del cavalcavia Fraccon.
Rimangono l’allarga-allungamento del sottopasso veicolare Ca’ Boina SO2.17 (ancora originale) e quello SO2.18 già impostato sul torrente Longhella prima del ginepraio a ridosso del fiume Brenta.
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