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Stamattina avevo già ricopiato a mano su un foglio di carta i totali ogni 5km (e calcolato i parziali) dei primi 3 e dei nostri 2 alfieri prima di trovare il pulsante download in cima ai risultati di maratona per trovarmi i dati ben formattati in pdf, pronti per essere estratti come immagine e commentati in breve <andante mosso a 3’10″±3 per 30km, poi progressione a 3’05” per il podio e sotto i 3’00” per vincere>, oggi fuori portata per Ruggero e Daniele che hanno continuato regolari sul passo 3’10″±3 (aggiungere il pit stop del pisano). Speriamo che la bella coppia regga per un altro anno fino alle Olimpiadi di Rio, perché l’Italia ha tanto bisogno di squadra, in maratona come in pista, visto il disastro consumato nel Nido d’Uccello con 7 eliminazioni al primo turno per 7 partecipanti.

20150821_145629_resFra i nomi altisonanti in maratona sono emersi outsiders, il quasi 20enne eritreo Ghirmay Ghebreslassie si è lasciato alle spalle il 30enne etiope Yemane Tsegay, avendo insieme ben staccato il quasi 23enne ugandese Munyo Solomon Mutai. Rero 20″ indietro ai 35km, poi 58″ ai 40km, leggermente calati nel finale quando il podio era ormai assegnato. A mente fredda Pertile può rimuovere il dispiacere per la medaglia perduta – a meno di sorprese all’antidoping – mentre a Meucci basta non complicarsi la vita per entrare definitivamente nell’eccellenza che fu di Bordin e Baldini.

ph. Giancarlo Colombo / FIDAL – cronaca di gara @FIDAL – interviste @FIDAL

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