Come va il tuo blog? Mi ha chiesto Renato dopo aver completato un post estemporaneo di 7 anni fa che riportava una lezione notturna di 29 anni fa, rimediabilmente troncata dal sonno …
Cosa servivano a Viren i pezzi di scotch sulla pista di Monaco 1972? Ad allungare in allenamento la volata (poi vincente) di 10m in 10m, partendo dai 100m per 25 giri in 29’20” (ritmo base 3’20”).
Preistoria atletica? Ecco Canova lanciare lampi di futuro, citando la recente evoluzione di Erick Kiptanui da sparring partner sui 1’500m per Ronald Kwemoi a mattatore su strada.
Io stavo fra Dogi e Zanè, lui faceva eguagliare lo stagionale in mezza (58’42” a Berlino 08/04): grazie Renato Canova per la generosità che a te sembra naturale, ma non è molto diffusa.
Insieme ad Antonio La Torre hai parzialmente sopperito all’assenza di Patrick Sang, lui chiosando numeri e post, tu portando aria di Kenya-Etiopia fra le mura di Ferrara.
Appena fuori, la pista ora intitolata a Giampaolo Lenzi e sopra i campi più volte utilizzati per campionati italiani di cross, poi europei, prima di maturare a parco urbano e golf.
Nel contempo patrimonio dell’UNESCO, per la sua arte e il vicino delta, parcheggio a 2€/giorno e studentesse che attaccano corso Ercole I d’Este come il Carrefour de l’Arbre.
Ciottoli in bici che mi ricordano tanto porfido a Padova anni ’90 donde viene anche il maestro di cerimonia Dino Ponchio ad aiutare il Massimo referente locale (Magnani).
Grazie a chi ci ha ospitato, in sala a sinistra / in giardino a destra del punto rosso, grazie a chi mi ha fatto compagnia, potendo essere molti molti di più: pigrizia, ignoranza o masa mestieri da fare?
Eravamo molti di più 23 anni fa, allora in teatro a Ferrara, a farci ripetere anche la programmazione di Luis Miguel Landa, speriamo ancora tanti sui campi dove tutto comincia.
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