Ho provato a onorare al meglio la chiamata con i top runner alla presentazione, più per meriti storici che per quelli attuali, ma mi sono staccato subito per fare la mia gara e reggere le fitte all’interno del ginocchio nelle curve secche a sinistra.
Per fortuna abbiamo girato in verso orario altrimenti non sarei arrivato in fondo … 4’06” 4’01” 4’01” 4’06” 4’06” 4’06” 4’01” … che con gli spicci sommano 28’28”: regolarità figlia del dolore più che dell’intelligenza (tecnica, tattica, emotiva … scegliete voi).
Guizzo finale per tenere dietro il meno giovane Giovanni BIDESE (ancora molto brillante) e avanti il vero giovane Elbaraa BELAUD, nato alla fine della mia carriera agonistica: in curva e nei sorpassi sembrava ubriaco di fatica, invece era solo affamato per il ramadan.
PS grazie per le foto all’organizzazione e a Stefano POZZA
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