Senza stare a smenarla km per km, ecco la suddivisione che più mi piace in una mezza, ovvero ogni 3km, in cui si ammorbidiscono le imprecisioni di rilievo, tabella per tabella (qui perfettamente sul chiodo di certificazione), programmando 11’22” con i palloncini rossi.
03,0 11’20”
06,0 11’15” – 22’35”
09,0 11’13” – 33’48”
12,0 11’13” – 45’01”
15,0 11’20” – 56’21”
18,0 11’19” – 67’40”
21,1 12’20” – 80’00”
Siamo sempre stati sotto, accumulando 35″ di vantaggio a 18km e abbiamo rallentato nel finale per arrivare giusti a 1h20′ (37’36” sul tappeto dei 10km): siamo stati un’ottima base di lancio per chi voleva fiondarsi verso 1h19′. Ho provato a far rallentare e bisognerebbe fidarsi delle proprie sensazioni più che del GPS, soprattutto quando sono tarate sui propri ritmi.
2 – 17,3″ 17,1″
3 – 17,1″ 16,7″
4 – 16,8″ 17,0″
5 – 16,8″ 16,7″
Questi sono gli allunghi sui 100m eseguiti al termine di ogni circuito di potenziamento in palestra, ancora venerdì: tolti i primi 2, diciamo di riscaldamento, risulta una media 16″94±0″22, dopo gli slanci in iperestensione frontale e laterale. Si vede l’avanzamento della coscia? Il mal di gambe mi ha assediato per tutta la gara, alla fine la birra agricola in compagnia ha fatto dimenticare tutto.
PS grazie a Caterina per le foto
Leave A Comment