La caccia al record dell’ora in bici rimane aperta anche dopo il 54,526km di Bradley Wiggins – quasi come quella dell’ora di corsa 21,285km – perché forse non era il suo giorno migliore, sicuramente non per la pressione atmosferica troppo alta, come la temperatura dell’aria riscaldata per abbassare la densità e, purtroppo, il ritmo nella seconda metà.
Come per l’ora di corsa ci sono diversi atleti in grado di affrontare lo sforzo, avendo la possibilità di prepararlo adeguatamente, scegliendo la pista giusta da 250m (curve lunghe, rettilinei corti), prenotandola per una settimana e aspettando il giorno giusto e l’ora giusta, senza avere bisogno del circo Sky a Londra. Basterà sedersi in cima ai record per avere il ritorno dell’investimento, che – senza farsi mancare niente – è alla portata di molti, magari scoprendo un nuovo Graeme Obree.
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