ho corso con Eliud e ho fatto il personale (Franco Pasquetti a Berlino 2018)

Dopo quasi due anni e mezzo (Padova 2016) torno a raccontare le emozioni di una maratona e nello specifico la 45.ma edizione della BMW BERLIN MARATHON!

L’idea di andare a Berlino mi è venuta lo scorso anno, in treno, di ritorno dalla Venice Marathon. Demoralizzato, pensavo a come smaltire rabbia e rammarico per avere gettato al vento il mio record personale. Tanto regolare e preciso ero stato nei primi 37 km, quanto frenato dai crampi nelle battute finali di gara.

E così a fine maggio di quest’anno ho iniziato la mia marcia di avvicinamento alla gara, ancora inconsapevole della torrida estate che mi avrebbe atteso e che mi avrebbe costretto ad alzatacce mattutine (5.00-5.30) per svolgere gli allenamenti settimanali. Di certo la fatica era tanta, ma una delle cose che mi piaceva di più era poter assaporare per alcuni momenti il risveglio della mia città.

Il tempo vola, passano le settimane ed all’aeroporto Marco Polo di Venezia il gruppo “Nico Runners & Supporters” in partenza per Berlino è composto da 12 persone. L’allegria non manca nonostante acciacchi ed infortuni vari, ma alla fine la tensione agonistica scaccerà pensieri e paure di tutti, lanciando il cuore oltre l’ostacolo.

Il sabato lo dedichiamo alla visita del Reichstag ed al ritiro pettorali all’Expo – allestito c/o il vecchio aeroporto Tempelhof. Caspita! Per quanto si cerchi di muoversi poco e “salvare le gambe” prima di una gara, si cammina sempre un sacco!! Inevitabile!!

La domenica mattina si parte dall’hotel, tra di noi si ride e si scherza, ma man mano che ci avviciniamo alle rispettive Wave scende il silenzio: l’emozione è forte e la tensione palpabile. Ai nastri di partenza i maxischermi inquadrano Eliud Kipchoge, uno che di personali ne sa qualcosa (ahahah!!) e che con la gara di oggi registrerà il nuovo record del mondo _ 2h01’39″_ CHE ROBA!!

La gara è davvero emozionante, dal primo all’ultimo km l’incitamento è costante _ Berlino Est+Berlino Ovest _ da bri-vi-di!! Sarà stata anche la location, ma spesso le gare internazionali hanno un sapore diverso, la gente è più coinvolta e coinvolgente.

C’è da dire, però, che i tedeschi con la musica non sono proprio dei fenomeni!!! Durante una maratona ascoltare jazz, lounge o bonghi suonati lungo i bordi delle strade non ti danno la stessa carica di un bel rock cattivo ed adrenalinico, no?!? Fortuna che il pubblico faceva un chiasso da paura!!! Eheheheh!!

Scorrono i minuti e ad ogni chilometro vedo che il ritmo è buono – media a 4’40” – inizialmente nella mia testa c’era qualcosa di più tranquillo, ma le ultime parole e raccomandazioni del Coach Enrico (GRAZIE!!) mi convincono ad azzardare. Provo per le 3h20′ – ho pensato – mal che vada non avrò il rammarico di non averci provato!

Alla prima metà sono in tacca – 1h39’04” – io ed Alberta, compagna di tanti testa a testa, ci alterniamo e tiriamo a vicenda, poche parole, molti cenni. Nel frattempo Serena e Leo corrono come dei pazzi con la U-Bahn su e giù per Berlino: ci scattano foto, urlano il loro sostegno, si emozionano con noi come se la stessero correndo assieme a noi!! Fan-ta-sti-ci!! Brividi da paura!! Da spezzare il fiato!!

Superiamo il 30.mo, il 31.mo e via così … ritmo costante e qualche crisi superata, gambe sempre più dure, ma l’emozione è sempre più forte. L’arrivo si avvicina, il 41.mo ed il 42.mo lo facciamo a una media di 4’34″… robe da matti!! Ultima curva, la porta di Brandeburgo è là, il casino, il frastuono, le urla della gente … non capiamo più nulla!! Ultimi 200m di scatto (le gambe non le sento più!!) e traguardo raggiunto a braccia alzate!!!

Fermo l’orologio e non credo a quanto leggo – 3h19’47” – una cosa impensabile e folle, meravigliosamente bella, soddisfazione incredibile e adrenalina a mille. Si ride, si piange e soprattutto si porta dentro qualcosa che resterà per sempre nei miei ricordi. Tutti tagliamo il traguardo e ci riuniamo!

Possiamo iniziare a festeggiare!! Salsicce e birra a volontà!! Grazie a tutte le persone che mi hanno sostenuto e supportato e soprattutto a Serena che mi ha pure sopportato (hihihi!!). Posso davvero dire: ho corso con Eliud e ho fatto il personale!