IMG_1760_crop_FBAvrei dovuto leggerlo con più calma, rispettando il ritmo dei giorni e delle puntate radiofoniche, di cui il libro rappresenta la trascrizione in 300+ pagine: 33 compresi 2 riposi a Burgos e a Leon (con staffetta Sergio Valzania e Franco Cardini per una settimana). Ma sono un ingordo e ho approfittato delle vacanze e dei precedenti di Piergiorgio Odifreddi, per cui conoscevo in anticipo quasi tutte le sue argomentazioni, spalmate lungo il cammino. Ho letto di salite e discese, ma guardando l’altimetria non dovrebbe essere difficile fare la via lattea di corsa con un mezzo di appoggio, togliendo il primo muro di Roncisvalle e partendo da Pamplona nella stagione giusta.

ilcamminodisantiago.com_altimetria2Troppo? Va bene anche l’ultimo terzo partendo da Leon o l’ultimo quarto da Ponferrada, tanto per citare famose località ciclistiche. E da quest’ultima ci sarebbe un solo GPM e gli ultimi 100km buoni per la “Compostela”, il diploma del pellegrino. Costa poco sognare, poi la differenza è fatta da chi realizza i propri sogni.

Nelle scorse settimane hanno cominciato a prudermi i piedi leggendo classifiche di recenti campestri (anche solo regionali), come qualche mese fa vedendo alcuni amici in pista: un ritorno passionale alle origini sarebbe anche quello più ragionevole, a preservare il ginocchio che ammortizza poco, e quello più funzionale, per un recupero preciso. Girando le pagine dei cataloghi l’occhio è ricaduto su scarpe chiodate da ordinare al prossimo campionario: intanto ho già segnato qualcosa di più veloce da strada (tallone/avampiede 22/18mm). O sostituisco con qualcosa da pista (18/14)?

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