IMG-20151011-WA0012_crop_FBMi ero svegliato presto con la pioggia sui coppi, ma non avevo fatto incubi sulle pietre viscide da Caluga a Valrovina. Poi qualche intoppo in casa, come la connessione internet da ripristinare prima di avviarmi in bici, e la foratura della ruota anteriore, afflosciata poco a poco in discesa al San Bassiano dopo aver raccolto qualche pungente residuo d’incidente. Eppure sembravo tranquillo alla partenza e anche dopo lo sparo, quando ho risalito con calma il gruppo fino al secondo posto all’attacco del Castellaro, per essere superato ancora sulla successiva rampa verso Caluga dove le spianate mi servivano più per rifiatare che per fare ritmo.

I due sentieri che tagliano i tornanti verso Valrovina si sono dimostrati meno pericolosi del previsto e, saltato anche il secondo ristoro, ho seguito la freccia subito a sinistra (e poi a destra). Forse mi sono rilassato troppo, perché, fatta un’altra rampa per rientrare sulla strada principale, alla vista del cartello

[38] ho girato a sinistra senza vedere la freccia a terra perché bisognava proseguire fino al [40?].

IMG-20151011-WA0002_FBPoco male, rientrerò in qualche modo! Purtroppo molto più avanti e allungando molto fra sentieri e boschi. Ormai la classifica se n’era andata, tanto valeva arrivare sani e in compagnia, anche se il passaggio al brolo di palazzo Bonaguro ha un che di metafisico.

Nella lieve pendenza verso San Bassiano ho raggiunto altri concorrenti, nelle ultime curve anche Sabrina che avevo superato verso Privà per poi staccarmi in discesa fino a San Eusebio. Così siamo arrivati assieme, lei a podio, io manco con i pattini, che neanche questi sono la mia specialità.

20151011_123722_FBTutti contenti alla fine perché il cielo si è aperto e nessuno si è fatto male, il minestrone degli Alpini (+ un goto de bianco) è meglio di qualunque pasta e il massaggio post gara è degno di un principe per il centinaio che ha risposto al richiamo del mezzo&mezzo. E in qualche modo la corsa si è riconciliata con la città di Bassano, che non ha patito colonne di auto in nessun attraversamento, neanche quello più trafficato davanti al Tempio Ossario.

20151011_132500_FBIMG-20151011-WA0038_crop_FBGrazie a Giulia torno a casa sulle mie gambe (gran scarico ai polpacci), grazie a Luigi torno a casa sulle mie ruote (ha cambiato la camera d’aria) e il pacco gara sarà la gioia di Tommaso e Camilla che sono passati a salutarmi con Antonella a San Eusebio.

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