La mia 50km (CINQUANTA) di Romagna è cominciata 5 anni fa (10km all’anno hahahaha). Ormai Franco e Alberta si erano quasi rassegnati alla mia partecipazione ad un’Ultra maratona ma a loro modo mi hanno sempre “incoraggiato” a non arrendermi. E così dopo due anni di rinvii causa Covid è arrivato il tanto sospirato 25/04.

La mia preparazione ha dovuto subire anche uno stop forzato di una settimana causa positività. Ma neanche questa volta il Covid mi potrà fermare. Il 24 Aprile mi presento a ritirare il pettorale ancora inconscio di cosa mi potrò accadere.

Il 25 Aprile mi presento in griglia alle 8.20 super carico a molla, alle 8.30 si parte. Resto calmo sui 6/6.30 al km. Devo restare calmo anche perché non so cosa mi aspetta sugli ultimi 8 km. I primi 8 km sono pianeggianti e scorrevoli. Poi comincia la prima salita che comunque si lascia correre. Non è molto ripida. E allora si prosegue.

Si passa per il comune di Riolo Terme dove ritorna il pianeggiante e quindi cerco di ritornare sulla media dei 6/6.30. si prosegue per Isola e ancora salita. Di nuovo leggera salita fino a Borgo-Rivola e si torna ancora con la salita che aumenta. La corsa però è abbastanza scorrevole ed è un piacere correrla con un panorama che merita davvero.

Ci si avvicina alla metà di gara passando per Casola Valsenio. Ristoro e si scende per recuperare un pochino le gambe. Finalmente il cartello dei 25km si fa vedere. Metà gara andata in 2h42’. Perfetto. Il primo obiettivo (rimanere entro le 3 ore a metà gara è andata).

E da qui comincia una salita lunga 5km con una pendenza del 5,5%. Il punto più duro di tutta la gara. Si cammina, per me non si può correre molto. E allora cammino ed ogni tanto cerco uno strappo di corsa. Si va avanti così fino al ristoro del 30°. Mi fermo, faccio stretching, bevo e recupero.

Alla ripartenza finalmente la discesa che porta a Zattaglia. 3 km di pura discesa in cui lascio andare le gambe e la media che scende sotto i 5 al km. Recuperiamo gambe, fiato ed energia. Arrivati a Zattaglia la gara ricomincia di nuovo pianeggiante con dei leggeri strappi in salita seguiti da strappi in discesa.

La gara prosegue esattamente meglio di come potevo aspettarmela. Aveva superato ogni più rosea aspettativa. Al 40° km pianeggiante si continua a corre abbastanza. Al 43° La fatica comincia a farsi sentire di più. Mi rifermo, cerco di fare stretching e riparto fino al 45°.

Qui partono i 5km più lunghi che potessi mai correre. Cammino e corro. Corro e cammino. Ma va bene così. Ho fatto 45km in 5 ore non posso abbandonare adesso. Tanto ho ancora due ore di tempo per farne 5 di km.

Proseguo al meglio delle mie sensazioni e finalmente arrivo sul viale del traguardo. Qui il cuore e la testa fanno il suo e mi danno una botta di adrenalina che mi fanno fare un ultimo “scatto” che mi permettono di arrivare quantomeno sorridente e felice al traguardo.

Ora posso dire di aver dato a me stesso una bella dimostrazione di volontà e a chi non credeva nella mia riuscita una bella dimostrazione che finché vuoi qualcosa nulla potrà mai fermarti soprattutto se aspetti da 5 anni.

E dopo 5 anni di attesa finalmente posso esultare per aver terminato la mia prima ULTRA. Ringrazio comunque Franco e Alberta che in questi 5 anni mi hanno a modo loro supportato e soprattutto sopportato con questa storia della mia ULTRA.

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