Un giornale è così: fatto di vene spezzate, sangue e sudore, è un lavoro che prosciuga, se ci si mette passione. E se ci si ostina a non cedere all’egemonia dei redazionali e dei comunicati stampa, alla tentazione del copia e incolla o all’inflazione di scriventi e comunicanti

Pawel Poljanski_team Bora_Tour de France 2017

Ho trovato un ritaglio – meno impressionante della foto completa – delle gambe di Pawel Poljanski all’ultimo Tour de France per descrivere un estratto dell’editoriale del Condirettore ormai un lustro fa.

Gambe subito commentate a luglio anche dal Direttore che per il suo editoriale di ottobre recupera una newsletter di inizio giugno, rimasta qui in bozza per essere commentata positivamente: troveremo Eliud a novembre?

Condirettore che mette la ciliegina sulla torta alla carriera di Ruggero Pertile, che senza andare alla conferenza stampa del 31 agosto a Padova, me lo sono abbracciato in casa il 3 settembre.

Un inno agli atleti sottovoce, che poi manco ce li ricordiamo dopo aver loro concesso largo spazio: quale evoluzione di Catherine Bertone da Rio 2016 a Berlino 2017? quali aggiornamenti su Yeman Crippa?

Adesso è il momento di Sara Dossena dopo quello di Sara Galimberti: quanto dura dopo New York? Intanto batte Catherine Bertone nelle pagine totali, dimezzate da pubblicità e gigantografie.

Poi Giorgio Rondelli semina più dubbi che consigli sull’evoluzione maratonetica di Mo Farah: dall’allenatore-giornalista mi aspetto sempre di più, all’altezza della raffica di Giancarlo Colombo che incornicia l’articolo.

E dopo gli interessanti (come al solito) contributi di Trabucchi, De Ponti, Speciani (x 3) trovo 6 pagine di integratori, un paio su Gel Kayano 24 e una sul flagship store ASICS.

Poi trail, qualcosa di social, qualcosa di antico e qualcosa di storico, qualcosa di giovane e qualcosa di maturo. Poi via di cronaca gare con qualche intermezzo, qualcosa in anteprima.

E il calendario ben alternato alle inserzioni. Fino alle ultime voci: ‘anche Correre adesso?’ il commentò mia moglie alla copertina di agosto, e i tatuaggi secondo Franco Fava … o tempora, o mores.

E problemi di spazio: come farci star tutto? Meno pagine su carta, tanta pubblicità (diretta, indiretta) e l’attenzione on line sempre più difficile da catturare e valorizzare.

Quanti follower hai? Si chiede il Condirettore parlando di Rero e pensando a Fiorello, ma nella corsa il vero fenomeno è Linus: sold out a 30’000 runners domenica in piazza Duomo.

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